venerdì 1 febbraio 2013

IL CANEVALE a BUSTO ARSIZIO..

Tarlisu (traliccio), tipo di tessuto inventato dai bustocchi, presumibilmente nei primi dell'800, usato come fodera dei materassi. Il tessuto ebbe un notevole successo e venne esportato in tutto il mondo insieme alla bumbasina (tela per fare lenzuola), grazie soprattutto all'opera dal pioniere bustese dell'esportazione cotoniera, Enrico,Dell'Acqua. L'abilità di questo pioniere nel vendere ispirò Luigi Einaudi a definirlo "il Principe Mercante". Il successo dette un forte impulso allo sviluppo dell'industria tessile a Busto Arsizio tanto che la Città si meritò, in quei tempi gloriosi, l'appellativo di Manchester d'Italia. La Famiglia Sinaghina, che da anni organizza il carnevale per la città, ripropose il Tarlisu come personaggio emblematico a Maschera della Città.
Nel febbraio del 1983 l'Aministrazione Comunale con apposita delibera votata all'unanimità,proclamò 
il Tarlisu maschera ufficiale della città, ritenendo di ricordare e celebrare così il seme che diede origine allo sviluppo industriale ed economico di Busto Arsizio. 
Al Tarlisu si è unita la maschera femminile, la Bumbasina, formando la coppia ideale della realtà tessile della città. 


La "Bombasina" era una tela grezza di cotone usata prevalentemente come lenzuola, ma anche per farne asciugatoi e grembiuli per lavori domestici. Il grezzo veniva tinto e così era idoneo a molteplici usi. Una delle caratteristiche di questo tessuto era che tutta la preparazione del filato era eseguita manualmente e perciò in maniera artigianale; di conseguenza la "bumbasina" presentava nella pezza ciò che a Busto veniva chiamata "a guseta" (residuo del guscio del cotone).
si ringrazia: http://www.bustocco.com/maschera.htm


Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...